È tornato al centro dei riflettori la vicenda che vide coinvolto l’ormai ex interista Christian Eriksen durante la partita Danimarca-Finlandia degli scorsi Europei di calcio. Il fantasista, da poco accasatosi con la neopromossa in Premier League Brentford, in un’intervista rilasciata alla BBC è tornato a parlare dell’accaduto risalente al 12 giugno 2021.
Eriksen, al quale è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo, ha detto di ricordare ogni cosa antecedente quei cinque minuti terribili in cui ha perso conoscenza, la rimessa in gioco, il suo tentativo di controllo con il ginocchio e poi buio totale. Quando ha ripreso conoscenza non aveva idea di quanto gli fosse capitato, sentendo solo la pressione sul petto, e vedendo tutti i calciatori intorno a lui.
“Mi sono svegliato con le persone intorno a me e ho sentito la pressione sul mio petto, ho cercato di riprendere fiato e poi mi sono svegliato, ho aperto gli occhi e ho visto le persone intorno a me, non capivo davvero cosa stesse succedendo”. Nell’intervista, il danese ha poi continuando, sottolineando che al suo risveglio pensasse di aver subito un infortunio a una gamba: “Mi è successo qualcosa alle gambe? Mi sono rotto la schiena? Posso alzare la gamba?”, capendo la gravità della situazione e dell’arresto cardiacosolo dopo essere stato caricato sull’ambulanza e aver ascoltato il dialogo dei soccorritori.
L’ex neroazzurro ha poi commentato le sue attuali condizioni di salute, sentendosi meglio anche rispetto a prima dell’incidente e pronto a tornare alla sua vita da calciatore.
Ha concluso ringraziando tutti i suoi compagni di Nazionale e le altre persone che gli hanno mostrato solidarietà, sperando, però, che in futuro il suo nome non venga più associato all’arresto cardiaco ma alle prestazioni in campo.
Voglia di normalità, insomma.